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domenica 3 novembre 2013

Il tango argentino dagli albori al '900

Il tango argentino: una sentimentale miscela di culture tra le strade di Buenos Aires
 Il termine "tango" iniziò a diffondersi a Buenos Aires verso il 1820, riferito ad un tipo di percussione usata dagli afromaericani. Può sembrare una forzatura associare questo significato con la danza che, sebbene almeno in apparenza porti lo stesso nome, si diffuse sessant'anni dopo.
Ecco il perchè.
Foto di Buenos AiresNell'800 Buenos Aires è la città dove "far fortuna". Nonostante la durezza dei lavori disponibili, data la grande disponibilità di manodopera, i salari erano piuttosto miseri. Famiglie di Italiani, Francesi, Ungheresi, Ebrei e Slavi, cui presto si unirono schiavi liberati e Argentini della seconda e terza generazione, provenienti dalle pampas, convivevano in squallidi appartamenti in quartieri costruiti dal nulla, detti "Orilla", creando una miscela unica e irripetibile di tradizioni etniche e culturali che è diventata l'ingrediente magico di un processo creativo.
Nei vicoli dell'Orilla, i nuovi Argentini condividevano un destino di disillusionee disperazione, da cui ben presto emerse una speranza comune rappresentata da una volontà di fuga, sia pure soltanto momentanea, dall'oppressione, sentimento forte espresso in canzoni, cantate in "Lunfardo", il dialetto degli emarginati, sorta di lingua comune fortemente influenzata dal Francese e dall'Italiano.
Foto di Buenos Aires Le canzoni cantavano la tristezza delle persone, ma anche la loro felicità e le loro gioie. Cantavano la nostalgia e la distanza, ma anche le speranze e le aspirazioni. Cantavano la solitudine, ma anche la lealtà e la fratellanza nell'avversità. La canzone, come in tante altre parti del mondo, divenne la consolazione in musica dell'uomo. E la canzone richiede come suo completamento espressivo la danza ed è così che nel vicoli di Buenos Aires, è nato il tango.
  La gente della pampa, i Gauchos, portano la Payada, un'antica forma di poesia popolare caratteristica delle feste di paese: il Payador improvvisa sei versi endecasillabi, seguiti da un caratteristico stacco di chitarra. Intorno al 1870 la payada si evolve e ad essa si unisce il ballo: è la Habanera, danza spagnola diffusasi a Cuba e portata dai marinai fino alle due sponde del Rio della Plata, che si diffonde ma immediatamente si trasforma, assumendo l'andamento caratteristico e insolito di una camminata in cui l'uomo avanza e la donna indietreggia. Nasce così la Milonga(che in Spagnolo significa festa), e milonguear significa passare la notte alternando canto e ballo.
Dal porto di Buenos Aires arriva anche il Candombè, danza caratteristica dei neri (che avevano abitato un piccolo borgo nella parte vecchia prima di scomparire decimati dalla febbre gialla), in cui le coppie ballano separate ma molto vicine, abbandonandosi a sensuali movimenti pelvici.
Sono gli ingredienti che si fondono nel tango. In origine il tango è sola musica per accompagnare la danza, e gli strumenti musicali del Tango sono, infatti, il pianoforte, la chitarra e il flauto che, in combinazione con le diverse tradizioni musicali degli immigrati, produssero uno sviluppo della Milonga in una prima forma anticipatoria del Tango, così come oggi lo conosciamo. Il conjunto tipico è un trio di flauto, arpa, violino (l'arpa è di tipo diatonico, caratteristica degli indios del Paraguay) oppure flauto, chitarra, violino o anche clarinetto, chitarra, violino. Gli strumenti sono trasportabili, adatti sia a feste che a ritrovi di strada o di cortile. I musicisti suonano ad orecchio e spesso improvvisano, ed è per questo che le arie del primo periodo - non trascritte ne ancora incise su disco - sono in gran parte perdute.
 La musica dava agli immigrati la possibilità di lasciarsi andare nella nostalgia per un più felice passato, di provare un momentaneo attimo di piacere nel presente e di sognare un futuro migliore. E poi, la musica gioiosa e i ritmi sincopati della Milonga portavano con sé il senso del momento, un attimo di fuga temporanea, la possibilità di dimenticare, sensazioni da apprezzare.Quando poi la danza terminava e i ballerini tornavano nelle loro squallide e patetiche abitazioni, ben altra era la canzone che si cantava!
 Il bandoneònFra la gente dei bassifondi, il pianoforte era sostituito dalbandoneòn,una sorta di fisarmonica. Amato dagli Italiani, ma originario della Germania (dove non ebbe molta fortuna)- lo strumento fu inventato da Heinrich Band (da cui il nome) - dove venne impiantata la prima fabbrica nel 1843. Il bandoneòn fu creato come strumento per la liturgia ecclesiastica, con lo scopo di sostituire l'organo nelle parrocchie meno dotate di mezzi economici. Nel gennaio del 1868 una nave svedese, la fregata "Landskrona" gettò le ancore nel porto di Buenos Aires. La leggenda racconta che parte dell'equipaggio fu invitato ad abbondanti libagioni, della durata di tre giorni, nei locali dell'angiporto e che un marinaio, avendo speso fino all'ultimo peso, barratò il suo bandoneòn (che si ritiene essere stato il primo in tutto il Sud America) per un ultima bottiglia di liquore.
  Con l'introduzione dei particolari timbri musicali del bandoneòn il Tango venne a perdere la sua apparenza di gioiosità per acquisire una sonorità più corposa e accorata che meglio andava a descrivere le emozioni che la canzone voleva esprimere.

sabato 2 novembre 2013

Danze Standard

Sono cinque balli: valzer  inglese (il principe di questa specialità, detto anche ballo di presentazione, esso raccoglie nella sua esecuzione, tutta la tecnica delle danze standard), tango (che rispetto, al tango da sala presenta figure più complesse e coreografiche, mentre rispetto al tango argentino presenta una maggiore dinamicità sia come decisione nei passi  ,che come spostamenti), valzer viennese (ballo apparentemente semplice dove si crea un effetto ottico di rotazione, in realtà richiede conoscenze tecniche particolari ed uno specifico uso del corpo), slow fox (ballo molto coinvolgente, ma estremamente complesso nel conteggio ritmico e nell' esecuzione soft che deve comunque essere energica ) e quick step (ballo molto frizzante e veloce dove l'esplosione della coppia è massima).

VALZER INGLESE
 E' la versione più coreografica e un pò più lenta del valzer lento. Nato alla scuola di ballo anglosassone alla fine del secolo scorso, il valzer inglese trova origine a Boston,come  valzer americano che era anche chiamato "hesitation" perché alternava passi avanti e passi indietro ai volteggi.Per la complessità delle sue figure è il ballo  più rappresentativo delle danze standard. Per interpretarlo al meglio occorre applicare un bagaglio tecnico estremamente accurato in quanto, per ogni passo, c'è la necessità di utilizzare movimenti contrari del corpo,far buon uso dell'armonia delle inclinazioni, con una  corretta flessione delle ginocchia e caviglie  che, a loro volta, determinano l'abbassamento e l'elevazione tipici di questo ballo.Il valzer inglese è quindi la danza chiave di questa specialità e la sua padronanza è sicuramente di grande aiuto per meglio apprendere non solo il valzer viennese, ma anche lo slow fox e il quick step.
TANGO
Il tango è un ballo che fa storia a sé. Non solo per la sua forte carica passionale ed erotica, che lo rende un ballo irripetibile, ma anche perché rispetto alle altre danze standard è costruito su tecniche di esecuzione uniche.L'esperienza acquisita nel valzer o nel quick step, tanto per fare degli esempi, ai ballerini è di scarso aiuto.Persenta una posizione molto particolare ed un'altezza d'esecuzione di 50 cm inferiore per esempio ad un valzer inglese.  Il tango della versione standard,  presenta figure complesse ed elaborate che richiedono anche una  interpretazione teatrale.Questo vuol dire che sono necessarie abilità come: rapidità di esecuzione, scatti improvvisi della testa, torsioni molto accentuate, non solo per la dama ma anche per il cavaliere.
VALZER VIENNESE
E' il ballo per eccellenza in tutto il mondo. Tanto che nel parlare comune, valzer è sinonimo di valzer viennese. Una fama conquistata sul campo, grazie ai suoi volteggi trascinanti e vitali. Ma il valzer era ed è anche una danza di rilevanza sociale ed estremamente romantica. Vediamo perché.È stato il primo ballo di parità sessuale, nel senso che nella  sua esecuzione dama e cavaliere si alternano alla conduzione e questo non permette il prevalere di uno dei due.Poi, il continuo ruotare a destra e sinistra fa sì che la coppia balli sia come parte di una coreografia generale, sia come un'unità a sè stante. In altre parole, la coppia che gira è inserita nel contesto in cui si muove, come lo sono due sposi o due innamorati di fronte alla vita sociale; ma allo stesso tempo, pur in una sala affollata, uomo e donna sono differenti dagli altri, perchè sono due persone il cui legame si basa su affinità che sono uniche e irripetibili.Andrebbe aperta una lunga e complessa discussione sul fatto che in realtà nn si gira realmente, ma andiamo a cercare movimenti molto complessi che si basano su torsioni del corpo(detti appunto movimenti contrari del corpo)che danno l'effetto ottico di girare
SLOW FOX
È il ballo lento per eccellenza, quello che da sempre è conosciuto come "il ballo del mattone" ed è il preferito dagli innamorati. Lo slow fox, infatti, è la versione lenta del fox trot.Come danza è nata negli Stati Uniti, attorno agli anni Venti, e ha avuto grande popolarità negli anni Quaranta. Sul suo andamento languido e coinvolgente sono stati costruiti i successi di grandi interpreti della musica leggera, come Frank Sinatra, Nat King Cole, Glenn Miller, i Platters. Qualche titolo? "Blue Moon", "Moonlight Serenade", "Night and Day", "Unforgettable", "Stardust", "Smoke Gets in Your Eyes", "Georgia on My Mind".E se questi sono solo alcuni dei brani di autori americani (d'altra parte non si può dimenticare che lo slow fox si è affermato oltreoceano) c'è da dire anche che questo genere musicale ha fatto la fortuna di quasi tutti i cantanti e i cantautori del mondo, italiani compresi, e ha reso indimenticabili moltissime colonne sonore cinematografiche.
QUICK STEP
Fra tutti i balli  è sicuramente il più frizzante. È infatti la versione vivace del fox trot e, a maggior ragione, dello slow fox. Come quest'ultimo è apparso negli anni Venti e deriva dal one step, genere di ballo che si è affermato sull'onda della musica ragtime ed era chiamato così perché si eseguiva con un passo per tempo.Il ragtime, invece, è nato come musica pianistica molto ritmata ed è la prima espressione strumentale della musica afro-americana; il ragtime, quindi, è una via di mezzo tra il blues e il jazz.Il quick step è una danza allegra e divertente. La sua musica eccitante richiede passi elaborati, costruiti su saltelli e incroci di piedi, che esprimono leggerezza, quasi come se la coppia cercasse con il movimento di restare sollevata da terra.In sostanza il quick step è un gioco di gambe, che si intrecciano e si disintrecciano, dove i ballerini alternano corse frenetiche, frenate improvvise e pause in surplace, mentre la testa scandisce il ritmo musicale.